Monday 20 May 2013

Prima uscita del corso di alpinismo CAS Ticino...questa volta non come partecipante!

Non mi sono mai ritenuto bravo abbastanza da poter insegnare dell'alpinismo a qualcuno...ma è anche vero che non c'è modo migliore di imparare se non insegnare. Per cui quest'anno mi sono offerto di fare aiuto monitore (o aiuto istruttore che dir si voglia) nel corso di alpinismo del CAS. Ovviamente non sarei io direttamente ad insegnare ma aiuterei la guida e gli istruttori ufficiali.
   Come di consueto (e come da programma dell'anno scorso al corso in cui ho partecipato) il programma era una tre giorni alla capanna campo tenacia, in Ticino. Le previsioni del tempo pero' avrebbero fatto cambiare idea praticamente a chiunque, a meno di non portare pinne e boccaglio al posto dei ramponi. Per cui si decide di spostare il tutto in Svizzera centrale, canton Svitto...molto piu' vicino a casa :). 
     Tappa della tre giorni è la Liderenhütte, appena fuori Sisikon. L'appuntamento con gli altri è per le 8:45 a Sisikon e poi si sale tutti (in macchina) fino alla base della teleferica che sale al rifugio. Per fortuna almeno l'ultimo tratto di salita lo si fa a piedi :). 
   L'anno scorso durante il corso mi sono fatto una "bella" reputazione da corridore, e quindi mi è subito stato affidato un bel rullo di cartelloni da usare per la teoria...da portare su in spalle. Poi, visto che ci siamo...perchè non portare anche una corda :)? Bei 4 chili, almeno, in piu' tanto per gradire.
   Già durante la salita al rifugio la guida lascia i sentieri per cominciare a "mettere le mani" sulla roccia e far capire ai partecipanti che cosa puo' voler dire spostarsi fuori dai sentieri. Fin da subito non manca chi tra monitori e aiuti fa delle piccole varianti con passaggini di roccia leggermente piu' interessanti. Le rocce in questa zona sono calcaree, e quindi di solito piene di ottime prese sia per le mani che per i piedi. Il problema a volte è che le rocce sono davvero molto taglienti e quindi si deve fare un po' di attenzione.









   Dopo quasi un paio d'ore si arriva alla capanna e ci si ferma per pranzo. Qui si decide il da farsi per il pomeriggio. La guida accompagnata dagli aiuto monitori (quindi me compreso) attrezziamo un percorso misto di neve e roccia con corde fisse. Qui, i partecipanti del corso avranno un primo assaggio di spostamenti "alpinistici" con la sicurezza della corda. Ognuno di noi aiuti si pone in un passaggio particolare cercando di spiegare come comportarsi nelle diverse situazioni. Io sono all'inizio di un corto ma abbastanza ripido pendio di neve, e cerco si spiegare come fare a scendere in sicurezza. Dallo stesso punto, quando tutti finiscono il percorso, si fa anche pratica di auto-arresto con piccozza nella neve...cosa che non è poi cosi' difficile viste le condizioni delle neve molto molle.


Liderenhütte

   Il vento comincia a dare fastidio, il sole viene coperto dalle nuvole, e visto che non c'è molto altro tempo di fare altro si decide di entrare in capanna per fare un po' di sana teoria. 
   Poco dopo la teoria parte il primo (molto ben accetto devo sottolineare) fuori programma della gita. Uno degli istruttori di lungo corso del CAS, nonchè ex capo corso per molti anni del corso di alpinismo (il Lüzzi) mi chiede di andare a fare due passi. Io capisco che vuole andare a fare un sopralluogo per vedere che giro fare con i partecipanti del corso il lunedi'. Invece no...semplicemente una corsetta nelle vicinanze del rifugio...praticamente un breve assaggio di sky running! L'unico piccolo problema è avere gli scarponi d'alta montagna che non rendono il correre (soprattutto in discesa) molto facile, ma ci si abitua presto. La corsetta dura circa 40 minuti, forse poco piu', e si torna al rifugio giusto in tempo per cena e soddisfatti per la bella corsa.
   
   La mattina dopo, come le previsioni avevano anche detto, il tempo è davvero brutto. Piove e a tratti nevica anche...per cui si rimane in rifugio a imparare tutti i nodi, gli incordamenti, e alcune manovre di corda. Anche qui c'è il secondo imprevisto dell'uscita. Una partecipante del corso arriva questa mattina e, visto che la nebbia rende abbastanza difficile orientarsi e il sentiero è in gran parte coperto di neve, mi chiedono di andare giu' a prenderla insieme ad un altro aiuto monitore. La cosa mi fa piacere in quanto a restare in rifugio troppo tempo rischiano di atrofizzarsi le gambe :).
   Nel pomeriggio il tempo per fortuna migliora e si puo' uscire per "applicare" tutto quello che si è imparato fino ad adesso. Calata in doppia, risalita alla corda, attrezzare una sosta e fare una mini via di un paio di tiri (circa 15m in totale).







   Tornati in rifugio per cena si fa anche il piano per il giorno dopo, discutendo non poco su orario di sveglia, se far lasciare "il superfluo" dello zaino in rifugio, e su quanto camminare. 

   Anche il Lunedi' mattina il tempo non è proprio bello, ma si spera che migliori presto. Nel frattempo, si divide il gruppo nelle cordate che saranno usate durante la gita e si spiega un po' l'itinerario sulla cartina. Come tutti gli altri monitori e aiuti anche io sono eletto capo cordata e mi vengono assegnati due partecipanti. Come già detto, non mi sono mai sentito bravo abbastanza da insegnare nulla a nessuno, ma cerco di fare del mio meglio nello spiegare tutto.

   Finalmente si esce e si parte per una piccola gita. L'itinerario che si sceglie alla fine è leggermente diverso da quello che si era pensato la sera prima, ma non importa. Si ha comunque modo di provare un po' di tuttto. Risalita su roccette facili slegati, risalita su nevaio non troppo ripido, salita su pendii ripidi di rocce e fango legati, calata, camminata legati su nevaio ripido, piccole creste di rocce con passaggi non troppo esposti...insomma, tutto quanto serve. In tutte le situazioni cerco sempre di spiegare qual è l'approccio migliore, come camminare, come tenere la corda e tutto il resto. La sensazione di essere a capo di una cordata con gente che di alpinismo non ne ha praticamente mai fatto è molto strana. Si sente un po' di "pressione" derivante dal fatto che gli altri credono che io sappia esattamente che cosa stia facendo, e che possano fidarsi totalmente di me. Certo che io sapevo quello che stavo facendo, ma nonostante cio' la sensazione di "pressione" era sempre presente. Ma questo aiutava a fare tutto bene e ad essere sempre concentrati. Devo ammettere che la cosa mi ha data una grandissima soddisfazione...soprattutto quando alla fine della gita i due che erano in corda con me mi hanno ringraziato del bel giro. Ed in effetti è proprio questo il motivo per cui ho voluto fare l'aiuto monitore. Un po' si, perchè mi piace tanto la montagna...ma soprattutto perchè, nonostante la mia relativamente piccola esperienza, volevo riuscire a trasmettere la mia passione per la montagna ad altre persone che ci si avvicinano solo adesso. Insomma, una gran bella giornata!









   E ovviamente, non poteva mancare il terzo imprevisto...Durante il ritorno alle macchine, a poco piu' di 15 minuti dall'arrivo il Lüzzi si ricorda di aver lasciato su al rifugio un paio di ramponi del materiale di gruppo. All'inizio si discute di farseli spedire o di farli riportare giu' il weekend successivo. Poi io gli dico che se vuole posso lasciare lo zaino sul sentiero e tornare a corsa su a prenderli. Lui la ritiene una buona idea...ma solo se puo' venire con me :). E allora via, si lasciano gli zaini e si torna al rifugio a "corsa"...forse meglio dire a passo veloce, si prendono i ramponi e si ritorna giu'. Alla fine riusciamo a tornare a valle giusto in tempo per metterci in macchina con gli altri e tornare a casa.

  Che dire, una bella uscita e una bella esperienza che non vedo l'ora di rifare alla prossima uscita del corso!

Altre foto qui: 
http://www.casticino.ch/album-gallery.php?id_album=443&storywalk=/index.php



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